LibriBianchi

I LibriBianchi sono sculture che nascono usando libri veri destinati al macero, ai quali viene data una nuova vita. Coperto di bianco ogni libro diventa icona di tutti i libri per rappresentare lo studio, la ricerca, il pensiero dell'essere umano, oppure la cultura, la presa di coscienza, la vita. Potrebbero sembrare sculture mute, ma non lo sono, urlano in silenzio per essere lette, come dice il Piccolo Principe, non con gli occhi, ma con il cuore.

Nella ricerca per rendere il libro un’icona imperitura, in modo che nulla lo possa soppiantare, neanche l’arrivo di nuove tecnologie mirate giustamente a salvaguardare gli alberi così messi in serio pericolo dall’avidità dell’essere umano, i LibriBianchi diventano di bronzo. Con l’uso di questo metallo nobile, il LibroBianco può arrivare a una vivibilità quasi infinita e può essere esposto all’esterno.

Le sculture di LibriBianchi cercano di ricucire lo strappo per riavvicinare l’uomo alla Natura che diviene, così, fonte di ispirazione. L’albero esiste da prima di noi, sopravviverà a noi, la sua forza sta nell’adattarsi, nel resistere, inoltre è altruista perché ci regala l’ossigeno, il respiro, la vita. Ed è grazie a tutto questo che il libro, in quanto espressione del pensiero dell’uomo, decide di tornare alle origini per essere nuovamente parte dell’albero; da questa ricerca di trasformazione in albero “dendromorfosi” nasce la serie di sculture “Metamorfosi”.

Gli artisti si esprimono con grandi installazioni di LibriBianchi che possono coinvolgere anche il pubblico affrontando temi diversi: problemi sociali, conflitti bellici, la violenza anche quella intraspecifica e propongono la cultura come mezzo per prenderne coscienza e sfuggire all’indifferenza, diventando così ‘Artivismo’, un rito collettivo che presuppone la partecipazione attiva delle persone, coinvolgendole e sollecitandole a esporsi con un gesto, apparentemente illogico, ma fortemente emotivo e simbolico.

I LibriBianchi si riconoscono nei totem, come identità elettiva. Così è stato per i nativi americani che li vivevano come opere d’arte, cariche di simboli dal profondo significato culturale, spirituale, curativo e protettivo. Il totem legava in modo indissolubile gli esseri umani al mondo naturale, un pensiero ecologista ante litteram. Per Lorenzo e Simona Perrone, sono i libri a svolgere questo ruolo di cura e protezione delle persone.