Nella ricerca per rendere il libro un’icona imperitura, in modo che nulla lo possa soppiantare, neanche l’arrivo di nuove tecnologie mirate giustamente a salvaguardare gli alberi così messi in serio pericolo dall’avidità dell’essere umano, i LibriBianchi diventano di bronzo. Con l’uso di questo metallo nobile, il LibroBianco può arrivare a una vivibilità quasi infinita e può essere esposto all’esterno, fatto che invece metterebbe a serio repentaglio la sopravvivenza di un’opera in carta perché si degraderebbe in poco tempo. Gli artisti partono sempre da libri veri destinati al macero, poi grazie alla lavorazione a cera persa, raggiungono una più ampia scala di possibili ridefinizioni plastiche dell’oggetto libro. Infine, con il fuoco, il bronzo diventa accondiscendente e genera opere che sembrano vive. È la ricerca di una trasformazione alchemica della carta in qualcosa di più duraturo, una sfida con una materia nobile, per plasmarla e renderla leggera, come pagine al vento